Il regolamento sulla tassazione è meno complicato. Ad oggi, la grande differenza è rappresentata da come vengono considerati i pronventi, quindi se derivanti da una attività occasionale (senza partita iva) oppure come attività imprenditoriale ( con partita iva, regime forfettario). Oltre a questo vanno considerate anche le tasse, come SIAE, TARI ( è il comune di appartenenza a decidere chi deve pagare la tassa sui rifiuti speciali maggiorata). Infine, il Canone RAI ( un canone speciale RAI per chi ha apparecchi televisivi destinati a fini di lucro).
Creare un sito web per il proprio alloggio rurale: far innamorare i clienti della propria struttura e renderli indipendenti da booking.
La creazione del sito web perfetto è un lungo percorso, ma ne vale la pena. È la vostra presenza online e l’opportunità di presentare la vostra casa rurale ai potenziali clienti. È il momento di raccontare la vostra storia, di far innamorare i clienti della vostra proprietà. Le persone amano sentire l’umanità e le emozioni che si nascondono dietro il luogo dove costruiranno i loro ricordi.
Il vostro sito web deve riflettere la personalità unica e il fascino della vostra casa rurale. Includete foto di alta qualità della vostra proprietà, informazioni sulle camere e le attrezzature, dettagli sulla vostra posizione e sulle attrazioni nelle vicinanze, nonché i vostri recapiti. Pensate di assumere un fotografo professionista per catturare l’essenza della vostra proprietà e creare un contenuto visivamente accattivante.
Non è necessario spendere una fortuna per creare il miglior sito web per il vostro bed and breakfast. Ad esempio, Amenitiz ha un eccellente Costruttore di Siti Web facile da usare, in modo da poter aggiungere facilmente pagine e informazioni ogni volta che ne avete bisogno, senza dover aspettare i perpetuamente introvabili sviluppatori.
Ecco alcuni elementi non negoziabili che dovete aggiungere al vostro sito web: 1. Un motore di prenotazione integrato per consentire ai clienti di prenotare direttamente con voi; 2. Ottimizzazione SEO per comparire nella prima pagina di Google; 3. Collegamento del vostro sito web con Google Hotel; 4. Foto di alta qualità; 5. Informazioni sulle camere e le attrezzature; 6. Posizione e attrazioni nelle vicinanze, con le vostre personali raccomandazioni; 7. Recapiti: fate in modo che i potenziali clienti possano contattarvi facilmente.
Leggete qui tutti i consigli e le migliori pratiche per attirare più visitatori con il vostro sito web .
Come ho appena presentato nel paragrafo precedente, un Motore di Prenotazione Integrato fa la differenza per la gestione di un alloggio rurale di successo. Consentirà ai clienti di prenotare direttamente dal vostro sito web, in modo da avere sempre più prenotazioni dirette, essenziali per ridurre i costi di Booking e Airbnb.
Un motore di prenotazione semplifica il processo di prenotazione e vi aiuta a gestire le prenotazioni. Potrebbe diventare il vostro primo canale di distribuzione! Scegliete un motore di prenotazione facile da usare e affidabile, che si integri perfettamente con il vostro sito web e offra un trattamento sicuro dei pagamenti.
Un motore di prenotazione aumenta le prenotazioni dirette : offrendo un processo di prenotazione trasparente e facile da usare sul vostro sito web, potete incoraggiare più clienti a prenotare direttamente con voi.
Google Hotel Search è uno strumento potente che consente ai potenziali clienti di cercare e prenotare alloggi direttamente su Google. Connettere la vostra casa rurale a Google Hotel Search può aumentare la vostra visibilità online e attirare più prenotazioni dirette. Amenitiz offre ai propri clienti il servizio di partner di connettività, che è un dettaglio indispensabile per connettere la vostra casa rurale a Google .
L’ottimizzazione del vostro sito web per i motori di ricerca è cruciale per aumentare la vostra visibilità online e attirare più prenotazioni dirette. Come spiego in questo articolo, dovete connettere la vostra struttura a Google Hotel Search, che consente agli utenti di cercare e prenotare alloggi direttamente su Google. Questo cambierà notevolmente la vita delle persone, poiché consente di prenotare direttamente dai risultati di ricerca di Google. I potenziali clienti possono così consultare la disponibilità, i prezzi e le opzioni di camera direttamente su Google e effettuare prenotazioni senza dover visitare il vostro sito web o altre piattaforme di prenotazione.
Le prenotazioni dirette tramite Google Hotel Search aumenteranno il vostro fatturato e ridurranno la vostra dipendenza dalle OTA. Inoltre, apparire su Google Maps vi renderà estremamente visibili agli occhi delle persone.
Anche se è essenziale avere il proprio sito web per le prenotazioni dirette, le OTA come Booking, Airbnb e altre possono ancora essere fonti preziose di prenotazioni. C’è quello che si chiama l’Effetto Billboard pubblicitario, che significa che il 55% dei potenziali clienti cercherà il vostro sito web su Google per verificare se offrite un prezzo migliore rispetto a Booking, Airbnb o altre OTA. Per voi, è una grande notizia, perché con il sito web giusto e un motore di prenotazione affidabile, aumenterete il numero di prenotazioni dirette!
Comunque, avrete sempre prenotazioni provenienti da tutti i vostri canali di distribuzione e non volete assolutamente sovrapprenotazioni. Pertanto, una delle migliori regole della sezione “perché e come creare un alloggio rurale” è quella di avere un buon Channel Manager di distribuzione. L’uso di un Channel Manager può semplificare il processo di gestione delle prenotazioni e delle disponibilità su più OTA, consentendovi di risparmiare tempo e di ridurre il rischio di sovrapprenotazione o di doppia prenotazione.
Scegliete un Channel Manager compatibile con il vostro motore di prenotazione e che offra funzionalità robuste come l’aggiornamento in tempo reale dell’inventario, la gestione dei prezzi e la creazione di report.
I principali vantaggi di un Channel Manager sono i seguenti:
Offrire un processo di pagamento trasparente e sicuro è fondamentale per la soddisfazione e la fiducia dei clienti. Scegliete un sistema di pagamento intelligente che supporti diversi metodi di pagamento, offra transazioni sicure e si integri con il vostro motore di prenotazione e il vostro Channel Manager. Ciò semplificherà le vostre operazioni finanziarie e garantirà una gestione fluida ed efficiente dei pagamenti per i vostri ospiti.
・Un sistema di pagamento è il modo ideale per gestire un’attività di successo, poiché vi aiuta a garantire tutte le transazioni, risparmiando tempo e offrendo un’esperienza piacevole ai vostri clienti. Ad esempio, AmenitizPay vi consente di inviare un link di pagamento o di fatturare un cliente in un solo clic direttamente dal vostro software di gestione.
・Un’altra preziosa assistenza può provenire da un suggeritore di prezzo intelligente, come Amenitiz PriceAdvisor . Questo strumento vi indica il prezzo giusto al momento giusto, per essere sempre competitivi, dandovi un confronto con i vostri principali concorrenti. Volete essere i migliori in termini di qualità e prezzo nella vostra regione o volete perdere tempo a combattere per capire quanto dovete cambiare per ogni camera nella bassa stagione?
Home » Adempimenti Burocratici » Come fare un business plan vincente per il tuo bed and breakfast e affittacamere
Scritto da: Omar Cecchelani
Il tuo business plan è la tua bussola. Ti aiuterà a tracciare la tua rotta e navigare attraverso territori inesplorati. Sia che tu voglia scrivere un business plan per la prima volta, o sia l’ennesimo che ti accingi a preparare, non devi creare nulla di complesso e difficilmente comprensibile. Infatti, se scrivi un business plan snello e facilmente leggibile potresti scoprire che sarà anche molto facile rispettarlo e farlo diventare un vero e proprio punto di riferimento per la tua attività.
Un business plan completo ti aiuterà a prepararti per la tua nuova vita da host, sperando che diventi una vita piacevole e redditizia.
Dal momento che tutti nella tua famiglia dovranno vivere con le decisioni che prenderai per gestire la tua struttura, tutti dovrebbero essere coinvolti per la sua preparazione. Il processo di pianificazione includerà molte ricerche e studi. Sii realista nel valutare cosa puoi offrire ai tuoi potenziali ospiti: Chiediti cosa possano volere e come puoi far convivere i tuoi desideri con le loro esigenze.
Se hai capito cos’è un business plan e, soprattutto, hai compreso che è necessario per avviare e far crescere la tua attività, è ora di approfondirne il processo di scrittura. In questa guida, passo-passo, ti illustrerò ogni fase della stesura di un business plan che ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi.
Sia che tu stia cercando di raccogliere fondi per la tua attività o che tu stia provando a sviluppare un piano per la crescita strategica del tuo B&B, devi sapere che un business plan rappresenta, un solido piano aziendale è un componente chiave per ogni azienda di successo.
Ma soprattutto, per i B&B, ormai l’ultima frontiera dell’accoglienza extra-alberghiera in un paese turistico come l’Italia e, con i numerosi bandi che le regioni mettono a disposizione di queste strutture per finanziare le loro attività, avere un un business plan ben fatto è necessario per poter godere di queste opportunità.
Questo business plan deve evidenziare tutti gli aspetti della gestione ma, anche e soprattutto, sintetizzare i contenuti e le caratteristiche di tutti i dati imprenditoriali che ti possono venire in mente per portare la tua attività al successo. Uno strumento che dovrà essere sfruttato per la pianificazione e gestione della tua attività e che dovrebbe essere redatto prima che la stessa venga avviata.
Come ho scritto all’inizio, deve essere la tua bussola, la tua mappa… Per partire devi sapere, innanzitutto dove vuoi arrivare, ma in secondo luogo dovrai capire quanti soldi ti servono, che strada dovrai fare, ovvero in che mercato di riferimento vuoi tuffarti, quali saranno i tuoi clienti, il tuo target di riferimento, cosa vuoi offrire e dove reperirai le risorse necessarie sufficienti a realizzare i tuoi obiettivi.
Sembrano cose scontate ed invece, una pianificazione errata o, addirittura assente, di questi parametri è la prima causa di fallimento di un progetto imprenditoriale.
Quindi, che ti serva per ottenere un finanziamento o meno, è fondamentale preparare un business plan fatto bene e seguirlo alla lettera per avere la rotta tracciata in partenza e non andare in giro senza una meta ben precisa.
Indice: Gli aspetti burocratici di un business plan per un B&B 3 regole per scrivere un buon business plan di un bed and breakfast 6 cose da includere in un business plan Il sommario esecutivo Opportunità Strategia ed esecuzione Staff Piano finanziario Appendice
Infatti, pur essendo, a tutti gli effetti un business, presuppone il coinvolgimento della propria abitazione coinvolgendo l’intera famiglia che deve essere a conoscenza di cosa si può fare e cosa invece sarebbe consigliabile evitare.
Questo tipo di attività può essere svolta in due modi:
Nel primo caso l’attività diventerebbe equiparabile a quella di affittacamere , ma non è questa la sede per descrivere le differenze tra B&B ed affittacamere.
Nel caso di attività abituale è necessario scegliere la forma giuridica più adeguata, ad esempio la ditta individuale, e chiedere le autorizzazioni amministrative necessarie e predisporre tutti gli adempimenti burocratici come ad esempio:
1. deve essere sintetico.
I businessplan dovrebbero essere brevi e concisi. Il ragionamento per questo è duplice:
Scrivi il tuo business plan utilizzando un linguaggio che il tuo pubblico capirà. Ad esempio, se la tua azienda sta sviluppando un processo scientifico complesso, ma i tuoi potenziali investitori non sono scienziati (e non comprendono tutta la terminologia scientifica dettagliata che desideri utilizzare), devi adattare il tuo linguaggio.
Cerca di andare incontro ai tuoi investitori e mantieni la descrizione del tuo prodotto semplice e diretta, usando termini che tutti possono capire. È sempre possibile utilizzare l’appendice del piano per fornire dettagli più specifici.
La stragrande maggioranza degli imprenditori non sono esperti di business. Proprio come te, imparano strada facendo e non hanno una laurea in economia.
Scrivere un business plan può sembrare un ostacolo difficile, ma non deve esserlo. Se conosci la tua attività e ti appassiona, scrivere un piano aziendale e sfruttarlo per la crescita della tua impresa non sarà così difficile come pensi.
E non devi iniziare con un business plan completo e dettagliato come quello che descriverò nell’articolo. In effetti, può essere molto più semplice iniziare con un semplice piano aziendale di una sola pagina, per poi creare un business plan dettagliato in seguito e strada facendo.
Ora che abbiamo le regole per scrivere un business plan è necessario immergersi nei dettagli per la sua costruzione. Il resto di questo articolo ti fornirà le specifiche di ciò che dovresti includere, ciò che dovresti saltare, i componenti critici delle importantissime proiezioni finanziarie e alcuni link a risorse aggiuntive che possono aiutarti a perfezionare il tuo piano.
Ricorda, il tuo business plan è uno strumento che dovrà aiutarti a migliorare la tua attività, non è solo il compitino da fare a casa per apparire più belli di fronte alle banche o agli eventuali soci e/o investitori.
I business plan ben fatti sono documenti viventi su cui ci si ritorna regolarmente e vengono aggiornati man mano che si impara di più sui clienti, sulle tattiche di vendita e marketing che funzionano (e non funzionano) e su ciò che si è centrato o sbagliato relativamente al budget e le relative previsioni. Il tuo piano stabilisce gli obiettivi che desideri raggiungere e dovresti utilizzarlo per tenere traccia dei tuoi progressi e regolare la rotta man mano che procedi.
Ecco le 6 cose che non possono mancare al business plan del tuo B&B
1. Sommario esecutivo
Questa è una panoramica della tua attività e dei tuoi piani. Viene prima nel tuo piano ed è idealmente formato soltanto da una o due pagine. La maggior parte delle persone non la scrive o ne fa una sintesi al termine del piano.
In questa parte del documento sono contenute informazioni di carattere generale come:
Questa sezione risponde a queste domande:
3. Strategie ed esecuzione
Come hai intenzione di cogliere l’opportunità e trasformarla in un’azienda? Questa sezione coprirà il piano di marketing e vendita, le operazioni e il modo in cui misurerai il successo.
Gli investitori cercano grandi team oltre che grandi idee. Usa questo capitolo per descrivere la tua squadra attuale e chi hai bisogno di assumere. Fornisci anche una rapida panoramica della tua struttura legale, posizione e storia, se sei già operativo.
Il tuo piano aziendale non è completo senza una previsione finanziaria. Nel dettaglio ti indicherò cosa includere nel tuo piano finanziario.
Se hai bisogno di più spazio per le immagini dei prodotti o informazioni aggiuntive, usa l’appendice per questi dettagli.
Vediamo adesso i dettagli di ciascuna sezione del tuo piano aziendale concentrandoci sulla costruzione di un business plan che i tuoi investitori e istituti di credito vorranno leggere.
Il sommario esecutivo presenta la tua struttura, spiega quello che fai e espone ciò che stai cercando da chi lo sta leggendo. Strutturalmente, è il primo capitolo del tuo piano aziendale. E siccome è la prima cosa che la gente leggerà, ti consiglio di scriverla per ultima. Perché? Perché una volta che conosci i dettagli della tua attività dentro e fuori, sarai più preparato a scrivere il tuo sommario esecutivo che rappresenta un riassunto di tutto il piano. Quindi inizia a scrivere per prima la sezione “ Opportunità ” e torna qui al termine della stesura del tuo piano.
Idealmente, il sommario esecutivo può fungere da documento autonomo che copre i punti salienti del business plan. In effetti, è molto comune per gli investitori chiedere solo il sommario esecutivo quando stanno valutando la tua attività. Se a loro piace ciò che vedono nel sommario esecutivo, spesso seguono con la richiesta del piano completo e altri dati sulla tua attività.
Poiché il tuo sommario esecutivo è una componente così importante del tuo piano aziendale, ti consigliamo di assicurarti che sia il più chiaro e conciso possibile. Copri i punti salienti della tua attività, ma non inserire troppi dettagli.
Idealmente, il tuo sommario esecutivo dovrà essere di una o due pagine al massimo, progettato per una lettura veloce che susciti interesse e invogli a sentire di più i tuoi investitori.
I componenti fondamentali di un sommario esecutivo vincente sono:
È possibile saltare il riepilogo esecutivo (o ridurlo notevolmente) se si sta scrivendo un piano aziendale interno che è puramente una guida strategica per la propria struttura. In tal caso, è possibile fare a meno dei dettagli sul team di gestione, sulle necessità di finanziamento e sulla trazione e considerare, invece, il sommario esecutivo come una panoramica sulla direzione strategica dell’azienda, per garantire che tutti i membri del team ne siano a conoscenza leggendolo.
La sezione opportunità del tuo piano aziendale è il punto focale del tuo del tuo businessplan. Qui descriverai in dettaglio il problema vuoi risolvere, la tua soluzione, a chi è rivolto il tuo B&B e come si inserisce nel panorama competitivo esistente.
Utilizzerai anche questa sezione del tuo piano aziendale per dimostrare che cosa distingue la tua struttura dalle altre e in che modo intendi espandere le tue offerte in futuro.
I lettori del tuo business plan conosceranno già qualche informazione relativa al tuo B&B perché avranno già letto il tuo sommario esecutivo . Tuttavia, questo capitolo è molto importante perché è il punto in cui espandi la tua panoramica iniziale, fornendo maggiori dettagli e rispondendo a domande aggiuntive che non hai trattato nel sommario esecutivo.
Ora che hai descritto le opportunità, passerai e descriverai come farai effettivamente funzionare la tua struttura. Prenderai in considerazione i piani di marketing e vendita, le operazioni, il modo in cui misurerai il successo e i risultati principali che ti aspetti di raggiungere.
In questo capitolo, esaminerai la struttura del tuo B&B e chi sono i membri chiave del tuo team. Questi dettagli sono particolarmente importanti per gli investitori in quanto vorranno sapere chi c’è dietro l’azienda e se sono in grado di trasformare una buona idea in un grande business.
Per molti è preferibile investire in un’idea mediocre con una grande squadra alle spalle piuttosto che che in un’idea rivoluzionaria ma con una squadra mediocre.
Il capitolo relativo allo staff del tuo business plan è quello dove devi dimostrare che hai le persone giuste al posto giusto per finalizzare la tua idea. Il capitolo del team di gestione mostra anche che hai pensato a tutti i ruoli e alle responsabilità importanti di cui la tua struttura ha bisogno per crescere e avere successo. Nel caso di un B&B parliamo di un receptionist, un addetto al marketing e alle prenotazioni, il personale dedicato alle pulizie, chi si preoccuperà della colazione, ecc.
La sezione relativa allo staff di un business plan fatto bene include brevi biografie di ciascun membro del team con le esperienze e l’istruzione pertinente evidenziata. E’ importante spiegare perché la squadra scelta sia quella giusta per trasformare l’idea in realtà. Hanno le giuste esperienze e conoscenze nel settore? I membri del team hanno avuto successi imprenditoriali prima?
La sezione relativa allo staff del tuo business plan deve diventare anche un utile strumento di pianificazione per aiutarti a pensare alla tua struttura e a come crescerà nel tempo. Quali ruoli chiave vorresti riempire in futuro e in che modo strutturerai il tuo staff per ottenere il massimo da esso?
All’interno della sezione relativa allo staff potresti comprendere anche una descrizione della tua struttura. Questa sezione dovrebbe includere:
Mission: Non cadere nella trappola di perdere troppo tempo a scrivere la mission relativa alla tua piccola struttura ricettiva. Ti ritroverai con una mission lunga e generica su come la tua struttura sta servendo i clienti, dipendenti e così via. La tua mission aziendale dovrebbe essere al massimo di una o due frasi e dovrebbe comprendere, molto genericamente, la descrizione di ciò che stai cercando di fare. Francamente, la tua dichiarazione di intenti e la tua proposta di valore complessiva potrebbero essere la stessa cosa.
Potresti essere intenzionato a creare una struttura che permetta ai turisti di portare con se il proprio amico a quattro zampe inserendo servizi appositamente pensati per gli animali, sdraietta in camera per la sua nanna, ciotola con croccantini sempre disponibili, la colazione anche per il cane.
In questo caso la mission potrebbe diventare: “ vogliamo che la vacanza sia considerata tale da tutti i membri della famiglia, compreso quelli a 4 zampe che non devono essere abbandonati, lasciati soli a casa o stipati in qualche pensione per animali dentro un recinto. Siamo noi la struttura creata ad hoc per chi va in vacanza con il proprio animale domestico al seguito ”
Struttura legale e proprietà: la panoramica del tuo B&B, in questa sezione, dovrebbe includere anche un riepilogo della struttura legale della tua attività. Sei un B&B senza partita Iva, quindi attività occasionale con tutti i limiti in essere oppure una struttura con partita Iva e quindi con maggior libertà di azione (affittacamere)? Assicurati di fornire una situazione dettagliata della tua attività anche da un punto di vista legale e burocratico.
Breve storia della tua struttura se è già stata avviata : Se si sta scrivendo un piano aziendale per un B&B già esistente, è opportuno includere una breve cronologia della struttura ed evidenziare i principali risultati storici. Come sempre, è bene mantenere sintetica questa sezione, non più di qualche paragrafo al massimo.
La relativa alla storia della struttura può fornire ai nuovi dipendenti e collaboratori uno sfondo sull’azienda in modo da avere un contesto migliore per il lavoro che stanno svolgendo e sapere l’evoluzione del B&B nel corso degli anni.
Ultimo, ma certamente non meno importante, è il capitolo del tuo piano finanziario. Questo è spesso ciò che gli imprenditori trovano più scoraggiante , ma non deve essere così intimidatorio come sembra. I piani finanziari di qualsiasi azienda, e ancor di più quelli di una piccola struttura ricettiva, sono meno complicati di quanto si pensi, e non è certamente richiesta una laurea in economia per costruire una solida previsione finanziaria. Detto questo, se hai bisogno di ulteriore aiuto, ci sono un sacco di strumenti e risorse per aiutarti a costruire un solido piano finanziario.
Un tipico piano finanziario avrà proiezioni mensili per i primi 12 mesi e poi proiezioni annuali per i restanti tre-cinque anni. Le proiezioni triennali sono in genere adeguate, ma alcuni investitori richiederanno una previsione quinquennale.
Di seguito sono riportati i dettagli dei rendiconti finanziari da includere nel piano aziendale e una breve panoramica di ciò che dovrebbe essere presente in ciascuna sezione.
Un’appendice al tuo business plan non è un capitolo obbligatorio, ma è un posto utile per incollare tabelle, definizioni, note legali o altre informazioni critiche che sono troppo lunghe o troppo fuori luogo per essere incluse altrove nel piano aziendale.
Leggi anche gli altri articoli di questo blog sperando che possa diventare il punto di riferimento per il marketing del tuo bed and breakfast di successo!
Se ha trovato interessante questo articolo e vuoi approfondire l'argomento, ti consiglio il mio libro: Bed and Breakfast di Successo , che ti svelerà i trucchi e i segreti per impostare da solo una strategia di marketing vincente per portare la tua piccola struttura ricettiva al successo.
Quante tasse pagano i B&B, case vacanza e affittacamere Come aprire un affittacamere occasionale o professionale Certificato di agibilità per case vacanze Adempimenti fiscali e burocratici dei Bed and Breakfast
Locazioni turistiche e Airbnb in nero: rischi, sanzioni e adempimenti Affitto casa vacanze senza agibilità: rischi per locatore e locatario La gestione dei corrispettivi telematici per i bed and breakfast Chi deve pagare il canone RAI speciale per strutture ricettive extralberghiere?
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Le regole per aprire un B&B o un affittacamere variano da regione a regione: per ognuna di esse sono riportate le necessarie informazioni e gli opportuni suggerimenti.
Un capitolo è dedicato alle agevolazioni e ai finanziamenti del settore, argomento che non può prescindere dalla realizzazione di un adeguato business plan, un documento in grado di fornire dati fondamentali sulla fattibilità dell’idea imprenditoriale.
Altrettanto decisiva è la promozione dell’impresa, a cominciare dalla creazione di un sito Web: il testo infatti insegna anche a fare marketing, a fidelizzare al meglio la clientela, a presentare il B&B su social network e portali, ad aumentare vendite e profitti.
Grande attenzione è riservata alla gestione del B&B, anche in riferimento a salute e sicurezza e alle strategie da attuare per ridurre i rischi di inattività, nonché ai requisiti strutturali e alle nuove forme di ospitalità.
Questa edizione è aggiornata con le disposizioni dettate per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, e con le nuove regole relative al regime delle locazioni brevi non soltanto in riferimento ai limiti oltre i quali l'attività si presume svolta in forma imprenditoriale, ma anche a proposito della nuova banca dati delle strutture ricettive.
Contiene, inoltre, le regole, le istruzioni e il modello per la presentazione della dichiarazione dell'imposta di soggiorno.
Un intero capitolo, infine, è dedicato al programma Next Generation EU e alle risorse del PNRR.
Questa sesta edizione è aggiornata inoltre con: › le più recenti possibilità di finanziamento per l’attività ricettiva anche in riferimento alle misure e alle risorse previste dal PNRR Turismo; › le ultime Leggi Regionali.
A chiusura, due sezioni online di carattere ancor più operativo: un formulario con facsimile e modelli di comunicazioni, istanze e domande, personalizzabili e stampabili e una serie di schede informative, con dati e statistiche che potranno rivelarsi di grande utilità per le opportune valutazioni di sviluppo commerciale e di marketing.
Nicola Santangelo Ragioniere, scrittore e blogger con esperienza in ambito contabile e fiscale, nella comunicazione d'impresa e nella redazione di business plan. Lavora presso Agenzia Fiscale del Ministero dell'Economia e delle Finanze. È autore di pubblicazioni su fisco, economia, finanza e imprenditoria per primarie testate e riviste di settore. Sui medesimi temi è relatore in convegni per professionisti.
Prefazione Introduzione – Origine ed evoluzione del bed and breakfast Parte I Aspetti generali 1 Sharing economy 1.1 Proposta di legge 3564 1.2 Disegno di legge 2268 1.3 Disegno di legge 2906 2 Aspetti civilistici e scelta della forma giuridica 2.1 Le diverse forme d’impresa 2.2 Impresa individuale 2.3 Impresa familiare 2.4 Classificazione delle società 2.5 Società in nome collettivo 2.6 Società in accomandita semplice 2.7 Società per azioni 2.8 Società in accomandita per azioni 2.9 Società a responsabilità limitata 2.10 Società a responsabilità limitata semplificata 2.11 Società cooperative a mutualità prevalente 3 B&B e affittacamere 4 La legislazione nazionale 4.1 Codice del Turismo 4.2 Giurisprudenza 4.3 Codice identificativo 5 La legislazione regionale 5.1 Abruzzo 5.1.1 Bed & breakfast 5.1.2 B&B imprenditoriale 5.2 Basilicata 5.3 Calabria 5.4 Campania 5.5 Emilia-Romagna 5.6 Friuli-Venezia Giulia 5.7 Lazio 5.8 Liguria 5.9 Lombardia 5.10 Marche 5.11 Molise 5.12 Piemonte 5.13 Puglia 5.14 Sardegna 5.15 Sicilia 5.16 Toscana 5.17 Trentino-Alto Adige 5.17.1 Provincia Autonoma di Trento 5.17.2 Provincia Autonoma di Bolzano 5.18 Umbria 5.19 Valle d’Aosta 5.20 Veneto 6 Adempimenti per l’apertura 6.1 Scia 6.1.1 Abruzzo 6.1.2 Basilicata 6.1.3 Calabria 6.1.4 Campania 6.1.5 Emilia-Romagna 6.1.6 Friuli-Venezia Giulia 6.1.7 Lazio 6.1.8 Liguria 6.1.9 Lombardia 6.1.10 Marche 6.1.11 Molise 6.1.12 Piemonte 6.1.13 Puglia 6.1.14 Sardegna 6.1.15 Sicilia 6.1.16 Toscana 6.1.17 Trentino-Alto Adige 6.1.17.1 Provincia Autonoma di Trento 6.1.17.2 Provincia Autonoma di Bolzano 6.1.18 Umbria 6.1.19 Valle d’Aosta 6.1.20 Veneto 7 Bed & breakfast in condominio 7.1 Leggi regionali e principi di ordinamento civile 7.2 Regolamento di condominio 7.3 Natura contrattuale 7.4 Trascrizione 7.5 Servitù 7.6 Limiti e divieti 7.6.1 Uso diverso dalla civile abitazione 7.6.2 Equiparazione tra B&B e affittacamere 7.6.3 Pregiudizi ai condomini 7.7 B&B in appartamento in affitto 7.8 Interpretazione della volontà 8 Aspetti contabili 8.1 Bed and breakfast occasionale 8.1.1 Iva 8.1.2 Imposte sui redditi 8.2 Affittacamere – B&B imprenditoriale 8.2.1 Imposte sui redditi 8.2.2 Iva 8.2.2.1 Liquidazione periodica Iva 8.2.2.2 Comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva 8.2.2.3 Acconto Iva 8.2.2.4 Dichiarazione annuale Iva 8.3 Regime fiscale delle locazioni brevi 8.4 Libri e scritture contabili 8.5 Strumenti e scritture contabili 9 Regime fiscale 9.1 Regime ordinario 9.2 Regime semplificato 9.2.1 Regime di cassa 9.3 Regime dei contribuenti minimi 9.4 Nuovo regime forfetario agevolato 10 Il programma Next Generation EU e le risorse del PNRR per il turismo 10.1 Introduzione 10.2 Interventi e Fondi disponibili 10.3 Hub del turismo digitale 10.4 Fondo dei Fondi BEI 10.5 Sostegno alla nascita e al consolidamento delle PMI turismo 10.6 Fondo rotativo imprese 10.7 Digitalizzazione agenzie e tour operator 10.8 Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia 10.9 Fondo unico nazionale per il turismo 11 I finanziamenti e le agevolazioni 11.1 Finanziamenti e agevolazioni nazionali 11.1.1 ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero 11.1.1.1 Introduzione 11.1.1.2 Misura dell’agevolazione 11.1.1.3 Soggetti beneficiari 11.1.1.4 Soggetti esclusi 11.1.1.5 Iniziative ammissibili 11.1.1.6 Spese ammissibili 11.1.1.7 Condizioni e limiti 11.1.1.8 Presentazione della domanda 11.1.1.9 Procedura di istruttoria e di valutazione 11.1.2 Nuovo SELFIEmployment 11.1.2.1 Introduzione 11.1.2.2 Misura dell’agevolazione 11.1.2.3 Soggetti beneficiari 11.1.2.4 Iniziative ammissibili 11.1.2.5 Spese ammissibili 11.1.2.6 Presentazione della domanda 11.1.2.7 Procedura di istruttoria e valutazione 11.1.3 Microcredito 11.1.4 Resto al Sud 11.1.4.1 Contributi per emergenza sanitaria 11.1.5 Fondo a sostegno dell’impresa femminile 11.1.5.1 Introduzione 11.1.5.2 Misura dell’agevolazione 11.1.5.3 Soggetti beneficiari 11.1.5.4 Soggetti esclusi 11.1.5.5 Iniziative ammissibili 11.1.5.6 Spese ammissibili 11.1.5.7 Condizioni e limiti 11.1.5.8 Presentazione della domanda 11.1.5.9 Procedura di istruttoria e di valutazione 11.2 Finanziamenti e agevolazioni regionali 11.2.1 Friuli-Venezia Giulia 11.2.1.1 Contributi in conto capitale alle imprese turistiche 11.2.1.2 Contributi ai progetti di imprenditoria femminile 11.2.1.2.1 Obiettivo dei contributi 11.2.1.2.2 Soggetti ammessi 11.2.1.2.3 Soggetti esclusi 11.2.1.2.4 Spese ammissibili 11.2.1.2.4.1 Piccole e medie imprese 11.2.1.2.4.2 Microimprese 11.2.1.2.5 Presentazione della domanda 11.2.1.2.6 Concessione del contributo 11.2.2 Lazio 11.2.2.1 Bando nuove imprese 2022 11.2.3 Lombardia 11.2.3.1 Forme di contribuzione per imprese turistiche 11.2.4 Marche 11.2.4.1 Contributi per le strutture e le attività turistiche 11.2.5 Puglia 11.2.5.1 Nidi – Nuove Iniziative d’Impresa 11.2.6 Sardegna 11.2.6.1 Incentivi alle imprese turistiche 11.2.7 Sicilia 11.2.7.1 Aiuti al bed and breakfast 11.2.8 Veneto 11.2.8.1 Sviluppo del turismo sostenibile 11.2.9 Provincia Autonoma di Bolzano 11.2.9.1 Contributi a favore di affittacamere 11.2.9.1.1 Introduzione 11.2.9.1.2 Misura del contributo 11.2.9.1.3 Soggetti beneficiari 11.2.9.1.4 Soggetti esclusi 11.2.9.1.5 Spese ammissibili 11.2.9.1.6 Condizioni e limiti 11.2.9.1.7 Presentazione della domanda 11.2.9.1.8 Procedura di istruttoria 11.3 Finanziamenti dal web 11.3.1 Crowdfunding 11.3.2 Social lending 12 Requisiti strutturali dei locali e sicurezza Parte II Gestione, promozione e marketing e nuove forme di ospitalità 13 Perché aprire un B&B 14 Business plan 14.1 Funzioni del business plan 14.2 Break-even point 14.3 Forma e contenuto del business plan 14.4 Principi di redazione del business plan 14.4.1 Principio di chiarezza 14.4.2 Principio di completezza 14.4.3 Principio di affidabilità 14.4.4 Principio di attendibilità 14.4.5 Principio di neutralità 14.4.6 Principio di trasparenza 14.4.7 Principio di prudenza 14.5 Presentazione del progetto 14.6 Descrizione del bed and breakfast 14.7 Caratteristiche dell’imprenditore e dei soci 14.8 Descrizione del servizio 14.9 Analisi del mercato 14.10 Analisi SWOT: opportunità, minacce, punti di forza e punti di debolezza 14.11 Marketing 14.12 Obiettivi e risultati 14.13 Fattibilità economico-finanziaria 14.14 Piano degli investimenti 14.15 Indici 15 Gestione del B&B 15.1 Introduzione 15.2 Pulizia e prima colazione 15.3 Sanificazione 15.4 Impianti 15.5 Denuncia delle persone alloggiate all’autorità di P.S. 15.6 Denuncia delle persone alloggiate alla Provincia ai fini Istat 15.6.1 Il Sistema statistico nazionale 15.6.2 Obblighi 15.6.3 Sanzioni 15.6.4 Obbligo di comunicazione per i bed & breakfast 15.7 Tariffe 15.8 Responsabilità del gestore del B&B 15.9 Normativa antincendio 15.10 Imposta di soggiorno 15.10.1 Dichiarazione imposta di soggiorno 15.11 Canone RAI 15.12 Diritti SIAE 15.13 Tassa rifiuti 15.14 Diritto annuale Camera di Commercio 15.15 Documento Valutazione Rischi 15.16 Gestire le prenotazioni annullate 15.16.1 Introduzione 15.16.2 Definizione di “pacchetto” 15.16.3 Sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta 15.16.4 Recesso del viaggiatore 15.16.5 Recesso dell’organizzatore 15.16.6 Circostanze inevitabili e straordinarie 15.16.7 Viaggi e gite di istruzione 15.16.8 Sospensione o cessazione dell’attività 15.16.9 Esecuzione del rimborso della struttura ricettiva 15.16.10 Accesso a spettacoli, teatri e musei 15.17 Ridurre i rischi di inattività 16 Promozione del B&B 16.1 Marketing 2.0 16.2 Blog e siti web 16.3 Indicizzazione nei motori di ricerca 16.4 Social network e portali 16.5 Come fidelizzare gli ospiti 17 Airbnb 17.1 Creazione di un profilo 17.2 Referenze, recensioni e valutazioni 17.3 Pubblicazione degli annunci 17.4 Prenotazione tramite Airbnb 17.5 Pagamenti 17.6 Depositi cauzionali e Garanzia Host 17.7 Cancellazione della prenotazione 17.8 Ritenuta fiscale del 21% sulle locazioni brevi 17.9 Imposta di soggiorno 18 Gestione dei clienti 18.1 Prenotazione 18.2 Accettazione o check-in 18.3 Servizio 18.4 Conto o check-out 19 Le nuove forme dell’ospitalità 19.1 Albergo diffuso 19.2 Condhotel Parte III FAQ 1 Origine ed evoluzione del bed and breakfast 2 Sharing economy 3 Aspetti civilistici e scelta della forma giuridica 4 B&B e affittacamere 5 Normativa nazionale 6 Normativa regionale 7 Adempimenti per l’apertura 8 Autorizzazioni amministrative 9 Aspetti contabili 10 Regime fiscale 11 Next Generation EU e PNRR 12 I finanziamenti e le agevolazioni 13 Requisiti strutturali dei locali e sicurezza 14 Business plan 15 Gestione del B&B 16 Promozione del B&B 17 Gestione dei clienti 18 Le nuove forme dell’ospitalità Parte IV Formulario 1 Scia strutture turistiche - bed and breakfast 2 Comunicazione tariffe 3 Contratto di alloggio bed and breakfast 4 Atto costitutivo associazione bed and breakfast 5 Srl semplificata 6 Dichiarazione di inizio attività. Richiesta partita Iva (imprese individuali e lavoratori autonomi) 7 Dichiarazione di apertura. Richiesta partita Iva (soggetti diversi dalle persone fisiche) 8 Istat - Rilevazione movimento clienti (sez. giornaliera) 9 Istat - Rilevazione movimento clienti (sez. mensile) 10 Modello Iva 2020 11 Dichiarazione ai fini dell’esenzione dal pagamento del canone RAI 12 Richiesta di rimborso del canone tv in presenza dei requisiti previsti dall’articolo 1, comma 132, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 13 Richiesta di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato pagato mediante addebito nelle fatture per energia elettrica 14 Format di approfondimento tecnico_economico_finanziario ON - Oltre nuove imprese a tasso zero 15 Format di Domanda ON - Oltre nuove imprese a tasso zero - Persone fisiche 16 Format di Domanda ON - Oltre nuove imprese a tasso zero - Società 17 Dichiarazione imposta di soggiorno Parte V Schede 1 Capacità degli esercizi ricettivi e movimento dei clienti negli esercizi ricettivi nel 2020 2 Capacità degli esercizi ricettivi e movimento dei clienti negli esercizi ricettivi 3 Numero di bed and breakfast 4 Movimento dei clienti italiani nei bed & breakfast (numero di presenze nel 2020) 5 Movimento dei clienti nei bed & breakfast - mondo (numero di presenze nel 2020) 6 Indice di utilizzazione dei letti negli esercizi alberghieri (quota percentuale) 7 Esempio di main courante 8 Esempio di registro degli acquisti • Schema leggi regionali bed and breakfast Bibliografia
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Nadia Conace Novembre 6, 2019 Avviare Attività Lascia un Commento 4,735 Visite
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Negli ultimi anni a questa parte, le attività ricettive sono aumentate in modo cospicuo su tutto il territorio italiano e non solo, questo perché da un punto di vista economico rappresenta un risparmio per i turisti , mentre d’altro canto, diventa un introito vero e proprio per i proprietari di immobili .
Diversi disoccupati, durante il periodo di forte crisi economica finanziaria che ha interessato il nostro Belpaese, sono riusciti a superare questo momento di difficoltà mettendo a reddito una proprietà e i risultati conseguiti sono stati davvero soddisfacenti.
C’è chi ha abbandonato un lavoro certo e sicuro per dedicarsi completamente a questa nuova forma di attività , chi invece ha voluto farne una vera e propria passione ospitando viaggiatori di tutto il mondo, e chi d’altro canto ha destinato una parte del suo tempo, non tralasciando il proprio lavoro.
Il B&B è una forma di ospitalità a pagamento che piace soprattutto ai giovani ma a quanto pare anche le altre fasce d’età l’apprezzano di gran lunga.
Aprire un’attività di questo genere può apportare molte soddisfazioni, tuttavia per riuscire nel proprio intento è fondamentale valutare attentamente ogni singolo dettaglio. In questo post forniremo tutte le delucidazioni di cui si necessita per avere le idee chiare in merito e capire se questa scelta può fare al proprio caso oppure no.
Il B&B in Italia è in costante crescita , questo perché il rapporto qualità/prezzo rispetto ad altre formule di alloggio e accoglienza è ottimale e chi ha dei mezzi economici ridotti può permettersi ugualmente di viaggiare. Prendendo in considerazione questa soluzione, il turista vive una nuova esperienza di viaggio, caratterizzata da sensazioni ed emozioni. Infatti il motivo di tanto successo è dovuto altresì all’esperienza stessa del pernottamento, vissuta in modo più personale e accogliente.
Secondo i più recenti dati Istat, sono circa 25.000 le attività ricettive aperte e la gestione è in prevalenza in mano alle donne che possiede un’istruzione superiore alla media. Più del 72% sono collocate tra Nord e Centro Italia, mentre la percentuale rimanente nel Sud Italia e nelle Isole. Queste strutture sono una chiara e netta risposta alle nuove “esigenze” di consumo del turista.
L’Iter burocratico di base non è complesso e lungo , ma per far si che il tutto venga svolto correttamente è necessario conoscere le normative vigenti che variano da regione a regione (nei paragrafi successivi menzioneremo per ciascuna regione qual è la legislazione vigente).
Una volta consultata la legge regionale vigente e rispettando ogni singolo punto, per poter aprire un B&B dunque, è necessario comunicare al comune di appartenenza la SCIA ( Segnalazione certificata di inizio attività).
La SCIA va presentata debitamente compilata in ogni singola parte , corredata di tutti i documenti richiesti. Per non sbagliare l’aspirante imprenditore può rivolgersi ad un consulente esperto in materia oppure è possibile compilare da sé il suddetto documento.
Entro 60 giorni , l’ufficio competente procede alla verifica della stessa e in caso in cui la documentazione sia regolare in ogni punto ecco che il titolare dell’impresa potrà iniziare la sua attività, in assenza di requisiti invece, avrà 30 giorni di tempo per regolarizzare il tutto .
I passi successivi riguardano:
Oltre ai requisiti su base regionale (che impongono un numero massimo di posti letto, una metratura minima delle stanze, vincoli per il numero dei bagni) l’aspetto positivo è che non è richiesta alcuna licenza .
Solitamente per ogni attività che si rispetti, l’apertura della P.IVA è d’obbligo ma in questo caso è possibile gestire il B&B anche in modo non imprenditoriale, ovvero senza l’apertura della stessa.
Questo requisito può essere soddisfatto se l’attività d’impresa viene svolta in modo occasionale. Per rispettare quanto detto, alcune regioni richiedono la sospensione dell’attività per un determinato numero di giorni nel corso dell’anno.
Il requisito dell’occasionalità differisce da regione a regione, ma nella maggior parte dei casi è richiesto un periodo di sospensione di 90 giorni all’anno .
Chi non rispetta tale ordine, è obbligato ad aprire la P.IVA .
Quando l’attività invece, viene svolta in modo continuo, sarà d’obbligo recarsi presso l’Agenzia delle Entrate e presentarne richiesta.
Oltre a questo occorre iscriversi al Registro delle Imprese, e regolarizzare la propria posizione contributiva sia all’ INPS che all’ INAIL .
Da quanto emerge dalle normative regionali, generalmente i requisiti minimi che bisogna possedere per poter aprire un B&B sono i seguenti:
A seconda della disciplina regionale, sono consentite da 3 a 6 camere con un massimo di posti letto che possono oscillare da 6 a 20 .
Per chi ha intenzione invece di ampliare il numero di camere allora in tal caso bisognerà optare per l’apertura di un Affittacamere e la richiesta della P.Iva diventa d’obbligo.
Per il mancato rispetto delle normative si rischiano multe anche salate.
Ad esempio, per l’esercizio abusivo dell’attività, l’ammenda può arrivare fino a 15.000€, per la mancata comunicazione della SCIA al proprio comune si rischia una sanzione fino a 1000€, per l’assenza di comunicazione dei nominativi degli ospiti e per l’evasione della tassa di soggiorno si possono raggiungere multe fino a 6.000€.
Un’attenzione particolare va posta altresì alla normativa in merito alla somministrazione della prima colazione e al suo servizio.
Per preparare la prima colazione in casa e far vivere al viaggiatore un’esperienza unica ed autentica, è fondamentale che la cucina sia a norma di legge , per cui è indispensabile che sia presente la canna fumaria e tra le altre cose occorre avere le abilitazioni necessarie per la manipolazione dei cibi ( HCCP e attestati SAB ).
Per chi non ha la possibilità di poter preparare con le proprie mani la colazione, in tal caso potrà avvalersi di alimenti confezionati purché provengano da attività abilitate come pasticcerie, ristoranti, supermercati ecc.
Molto spesso accade che presi dall’entusiasmo e dalla foga si tralasciano alcuni aspetti che in realtà sono molto importanti.
Nonostante non sia richiesta alcuna abilitazione per poter avviare un Bed and Breakfast è fondamentale però, possedere alcuni requisiti :
Oltre a ciò occorre essere predisposti al contatto con il pubblico , quindi è molto importante saper parlare in modo corretto e professionale, bisogna avere delle buone doti in merito alla gestione manageriale dell’attività , in altri termini è necessario avere delle buone capacità organizzative e non si devono tralasciare le competenze tecniche .
Per chi vuole ottenere successo con la propria attività bisogna essere preparati nella maniera più adeguata per fronteggiare i propri concorrenti.
A tal riguardo, spicca la conoscenza delle lingue straniere, in particolar modo è necessario conoscere almeno l’inglese. Se poi si conoscono altre lingue come lo spagnolo, il tedesco e il francese allora si sarà maggiormente avvantaggiati.
Se si pensa che non si è all’altezza ma si vuole ugualmente perseguire l’obiettivo sperato, ci sono anche dei corsi indetti dalle Regioni o dall’UE per migliorare le capacità legate in questo settore.
Come è stato illustrato in precedenza, la normativa per aprire un B&B varia da regione a regione , per tale motivo prima di intraprendere questa strada è doveroso conoscere le norme di riferimento per non cadere in errore e mandare in aria il sogno di una vita.
Ecco qui di seguito la normativa vigente per ciascuna regione:
1. Abruzzo ( Legge 78/00)
Una caratteristica interessante della normativa in questione è che l’esercizio dell’attività può essere svolto in unità immobiliari differenti rispetto a quello della residenza del titolare. Gli ospiti non possono soggiornare oltre i 30 giorni consecutivi.
2. Basilicata ( Legge 8/08)
E’ possibile aprire un numero complessivo di 6 camere con un massimo di 12 posti letto se lo svolgimento dell’esercizio ha luogo in città con più di 5.000 abitanti.
Il B&B può rimanere aperto per un minimo di 90 giorni e per un massimo di 270 giorni.
3. Calabria (Legge 2/03)
Con la normativa di riferimento, il titolare non può gestire più di un B&B, inoltre sussiste il divieto per l’ospite di rimanere nella struttura ricettiva oltre i 60 giorni.
4. Campania ( Legge 5/01)
Gli ospiti non possono fermarsi per oltre 30 giorni consecutivi.
5. Emilia Romagna ( Legge 16 art. 13 Dgr 2149/04)
Vige il divieto di permanenza dell’ospite per oltre 60 giorni consecutivi, tuttavia il suo soggiorno può essere nuovamente rinnovato purché ci sia una pausa di almeno 5 giorni.
6. Friuli-Venezia Giulia ( Legge 2/02 art.81)
Questa è stata la prima regione ha dotarsi di una legge sui B&B. La legge vieta che si possano sfruttare camere al di fuori della stessa residenza.
7. Lazio ( Legge 13/07 – 16/08)
L’ospite non può permanere oltre i 90 giorni consecutivi, in aggiunta, l’attività deve chiudere per un periodo di 120 giorni l’anno, anche se non occorre che siano consecutivi. Se nel comune di appartenenza non sono presenti altre strutture ricettive, in tal caso il periodo di inattività si riduce a 30 giorni.
8. Liguria ( Legge 2/08 – 3/10)
La normativa prevede che anche il titolare abbia una stanza per un suo uso personale, per cui il numero complessivo delle stanze sale a 4.
9. Lombardia ( Legge 15/07)
Il titolare dell’attività deve vivere all’interno della struttura.
10. Marche ( Legge 9/2006)
La legge regolamenta il divieto di soggiornare all’interno della struttura per oltre 30 giorni consecutivi.
11. Molise ( Legge 13/02)
Divieto di permanenza dell’ospite per oltre 90 giorni consecutivi.
12. Piemonte ( Legge 20/2000)
L’attività, durante l’anno, non può rimanere aperta per oltre 270 giorni ma l’apertura d’altro canto non deve essere inferiore ai 45 giorni consecutivi.
13. Puglia (Legge 17/01)
Le stanze possono essere ubicate in altri edifici purché non distino oltre i 50 metri dalla sede principale.
14. Sardegna ( Legge 27/98 – Dgr 1/6 del 2001
La chiusura dell’attività non deve oltrepassare i 60 giorni.
15. Sicilia ( Legge 32/2000)
Il numero di stanze nonché dei posti letto è molto alto. Il gestore deve risiedere nell’immobile destinato al B&B.
16. Toscana ( Legge 42/2000)
La legge vigente non disciplina l’attività in qualità di B&B ma viene intesa come un’attività di affittacamere non professionale.
17. Trentino Alto Adige ( Legge 7/02 Dpp 28-149/leg. Del 2003)
Le camere possono essere ubicate anche in strutture separate purché il titolare risieda in un comune della provincia. L’esercizio deve essere svolto per almeno 60 giorni l’anno, anche non consecutivi.
18. Bolzano ( Legge 12/95 Dpp 32/96
Si possono affittare 6 camere oppure 4 appartamenti purché siano collocati nello stesso edificio.
19. Umbria ( Legge 18/06)
La normativa prevede un divieto di permanenza dell’ospite per oltre 30 giorni consecutivi. Il periodo di chiusura dell’attività è di 60 giorni ma se nel comune non sono presenti altre strutture ricettive autorizzate allora si riduce a 30 giorni.
In aggiunta, è possibile gestire in forma non imprenditoriale anche un affittacamere.
20. Valle D’Aosta ( Legge 11/96)
Le camere possono non trovarsi nella stessa struttura della residenza del titolare, ma non devono essere ubicate oltre i 50 metri dalla stessa.
21. Veneto ( Legge 33/02)
Tutte le stanze devono essere ubicate nella stessa residenza del titolare.
Il business plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale . La finalità è quella di aiutare l’aspirante imprenditore a chiarire le proprie idee imprenditoriali.
Per far si che il proprio progetto venga approvato da chi di competenza è consigliabile rivolgersi ad un consulente esperto in materia .
Ad ogni modo, per avere le idee chiare e per chi vorrebbe compilarlo da sé ecco qualche consiglio in merito.
Regole per scrivere un buon business plan:
Vediamo quali sono le cose da includere in un business plan
E’ una panoramica generale della propria attività e dei propri piani. La maggior parte delle persone commette l’errore di non inserirlo ma ne delinea una sintesi al termine del piano.
In questa parte sono contenute due informazioni a carattere generale: mission e obiettivi da raggiungere.
Evidenziare le strategie che si vogliono mettere in atto per conseguire successo è un punto su cui l’aspirante imprenditore si deve focalizzare.
Gli investitori oltre a ricercare grandi idee ricercano altresì grandi team, utilizzare dunque, questa parte di contenuto per descrivere la propria squadra attuale rappresenta un’ottima idea.
Il proprio piano non diventa completo se non c’è alla base una previsione finanziaria.
Se bisogna includere informazioni aggiuntive allora è necessario considerare anche questo punto. Non è obbligatorio ma è sicuramente utile.
Per quanto riguarda invece finanziamenti, contributi e agevolazioni? Anche in questo caso dipende dalla regione, ce ne sono alcune che mettono a disposizione delle agevolazioni molto vantaggiose però dipende dalla natura giuridica dell’attività. Per esempio, se non si dispone di P.IVA ci sono finanziamenti e contributi a fondo perduto che non è possibile richiedere.
Tuttavia ci sono altre opportunità di finanziamento che si potrebbero considerare, come prestiti bancari o mutui ipotecari.
Giunti a questo punto, ora è il momento di arrivare al vero nocciolo della questione: è conveniente o meno aprire un B&B? Questo dipenderà da molteplici fattori . Sicuramente, stando agli ultimi numeri riportati dall’ISTAT sono 25.000 le strutture ricettive aperte negli ultimi anni a questa parte, per cui questo dimostra il grande successo e gradimento da parte del viaggiatore dinanzi a questa nuova esperienza.
Ma per far si che l’attività diventi redditizia è necessario valutare la posizione della stessa, i servizi che vengono offerti alla clientela, i comfort e la qualità di cibo .
L’ubicazione ne stabilisce il prezzo di mercato, per cui se l’esercizio si trova in pieno centro storico e le stanze sono quasi sempre occupate tutti i giorni è chiaro che il guadagno è garantito.
Per esempio se il B&B è composto da 3 stanze e si trova collocato in un centro storico rinomato, il prezzo concordato è di 70€ a notte nella bassa stagione e 100€ nell’alta stagione , l’introito è assicurato.
Se le stanze sono occupate tutti i giorni si potrebbe ottenere un incasso anche di 6.000€ al mese, se invece l’esercizio si trova in luogo decentrato, si potrebbe ottenere la metà di guadagno ma non sarebbe male visto e considerato che dal punto di vista burocratico non disponendo di P. Iva i costi non sarebbero onerosi.
Ma quanto costa aprire un B&B? Anche qui possiamo tracciare una linea generale. Escludendo i lavori di ristrutturazione edilizia e prendendo in considerazione solo il necessario, facendo uno stima annuale di luce, gas, acqua e colazione per 6 ospiti supponendo che la occupino tutti i giorni, si avrà un costo di circa 4.000€ .
Ci sono alcuni errori che molti aspiranti imprenditori commettono. Per ottenere successo e far crescere l’azienda nel modo giusto è necessario:
La risposta è si, si può aprire un B&B all’interno di un condominio. L’unico caso in cui non è possibile è quando nel regolamento di condominio viene chiaramente menzionato che il B&B non può essere aperto nella suddetta struttura.
La voglia di creare una propria attività e ottenere successo sia dal punto di vista economico che personale sta spingendo sempre più persone a considerare l’apertura di un B&B come soluzione ideale per raggiungere l’obiettivo desiderato.
I dati dimostrano come negli ultimi anni il numero di strutture ricettive sia aumentato in modo considerevole, tuttavia per potersi contraddistinguere dalla concorrenza è necessario mettere in atto delle strategie di marketing, solo in questo modo si potrà raggiungere il risultato prefissato!
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Pubblicato: 21/09/2023, 11:18 am
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Business plan: esempio in 6 punti, 1. mission o vision, 2. offerta e proposta di valore, 3. pubblico di riferimento e potenziali clienti, 4. flussi di ricavi, canali di vendita e di marketing, 5. organizzazione, fornitori e gestione delle attività, per concludere.
Un business plan è un documento utilizzato per definire obiettivi e strategie che consentano a un’attività di raggiungere il successo. Nell’articolo che segue forniremo un semplice esempio di business plan, che copre le indicazioni essenziali per l’avvio di una piccola impresa o di un’attività in proprio: se hai intenzione di dare vita a un progetto imprenditoriale, questo esempio può rappresentare un punto di partenza per sviluppare una pianificazione più completa.
La creazione del business plan è un processo essenziale per comprendere meglio costi, incarichi, opportunità di guadagno e quali modelli di business siano più remunerativi. Non sono solo gli imprenditori alle prime armi a dover sviluppare un business plan: si tratta di un’operazione preziosa per chiunque gestisca un’attività. Un business plan può essere strutturato secondo diversi gradi di complessità, dai più basilari ai piani più dettagliati, comprensivi di ricerche di mercato, costi e previsioni sui ricavi. Che tu sia un imprenditore in proprio o abbia lanciato una startup in cerca di finanziamenti, creare un business plan ben strutturato è un passo fondamentale per avviare un’impresa .
Un business plan completo dovrebbe comprendere sei elementi chiave, illustrati in questo esempio. Il livello di approfondimento richiesto dipende principalmente dalla scelta di avviare una piccola impresa o di ricorrere a un finanziamento da parte di un investitore. Le imprese finanziate da investitori, infatti, richiedono ricerche di mercato più approfondite e dettagli operativi e finanziari a sostegno del progetto.
Inizia il tuo business plan con un resoconto conciso che racchiuda la tua idea. Questa sezione deve rispondere in modo sintetico a cinque domande fondamentali. Le risposte saranno approfondite nelle sezioni successive del nostro esempio di business plan.
Se hai difficoltà a fornire risposte a queste domande nella sintesi del tuo business plan, non preoccuparti. Man mano che lavorerai al piano, è molto probabile che scoprirai possibili risposte a queste domande, identificando nuove opportunità per la tua idea di business.
In questa sezione del business plan, dovrai illustrare la tua offerta commerciale. È inoltre il momento di definire la tua proposta di valore, spiegando perché la tua attività potrebbe risultare preziosa per dei potenziali clienti.
Lavorando a questa parte, potresti scoprire nuove opportunità di mercato che inizialmente non avevi considerato. Per esempio, una startup specializzata in prodotti senza glutine e chetogenici potrebbe ampliare la propria proposta di valore preparando dolci personalizzati per occasioni speciali adatti a diverse preferenze alimentari.
In questa sezione identificherai il tuo pubblico di riferimento, parlando dei problemi e delle esigenze specifiche a cui il tuo prodotto o servizio può fornire risposte. Questa fase è fondamentale per sviluppare una strategia di marketing e un’offerta di prodotti.
Per farlo in modo efficace, individua un problema che il tuo target si trova ad affrontare. Per esempio, la startup specializzata in cibi senza glutine e chetogenici può rivolgersi a persone attente alla salute e alla ricerca di questi prodotti. Tuttavia, è essenziale accertarsi di rivolgersi a una base di clienti sufficientemente ampia da poter sostenere l’attività, il che potrebbe significare che dovrai offrire una varietà di prodotti da forno tradizionali insieme quelli più particolari.
La nostra economia è trainata dalle tecnologie informatiche e grazie a internet oggi le startup possono contare su molte opportunità di guadagno e raggiungere un pubblico di riferimento sempre più variegato. In questo contesto, i flussi di ricavi e i canali di vendita divengono anche strumenti di marketing: la presente sezione è dedicata a tutti questi aspetti.
I flussi di ricavi corrispondono ai molti modi in cui è possibile generare guadagni con la propria attività. Nel tuo business plan, elenca le fonti di entrate al momento del lancio e indica eventuali idee che consentano di ampliare l’attività in futuro.
Ad esempio, il business plan della startup specializzata in prodotti gluten free potrebbe contemplare i seguenti flussi di ricavi:
I canali di vendita consentono di generare flussi di ricavi. Questa sezione risponde anche alla domanda “dove si svolge l’attività?” contenuta nel secondo punto della vision del progetto.
Ad esempio, nel business plan della startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbero essere indicati i seguenti canali di vendita:
Di seguito elenchiamo ulteriori canali che possono fungere da fonti di reddito:
Spesso i canali di marketing e di vendita utilizzati dalle imprese presentano forti sovrapposizioni. I video e le piattaforme online come i social media, i siti web o i blog fungono sia da strumenti di marketing che da fonti di ricavi, risultando particolarmente utili per le startup e le imprese di piccole dimensioni.
Ad ogni modo, i canali pubblicitari tradizionali come la radio, la TV, le comunicazioni dirette per posta e la carta stampata hanno mantenuto il proprio valore per molte attività e, pertanto, devono essere presi in considerazione al momento della creazione di un piano di marketing e di un budget all’interno di un business plan.
In questa sezione del nostro esempio di business plan spieghiamo come indicare la struttura, le modalità di gestione dell’azienda ed eventuali certificazioni o permessi necessari per l’avvio dell’impresa.
La startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbe elencare alcuni punti simili ai seguenti:
L’ultimo passaggio nella stesura del business plan consiste nell’elencare i costi previsti per l’avvio e la gestione dell’attività, oltre che i ricavi attesi. Grazie a strumenti gratuiti come Square e alle opportunità di marketing offerte dai social media, è possibile lanciare una startup a costi molto contenuti.
In molti casi, il costo della merce, della spedizione e dell’imballaggio, delle autorizzazioni e licenze, e della stampa dei biglietti da visita sono le uniche spese da sostenere.
Sviluppare al meglio il business plan della propria attività è un passaggio fondamentale per chi si appresta a lanciare un’impresa, ma è altrettanto importante che la fase di pianificazione non si trasformi in un ostacolo per l’avvio dell’attività.
Tieni presente, inoltre, che un business plan non è mai un documento destinato ad assumere valore definitivo. I mercati, il pubblico e le tecnologie sono in costante evoluzione, così come gli obiettivi aziendali e le strategie sviluppate per raggiungerli. Considera il tuo business plan, quindi, come un documento dinamico, soggetto a revisioni periodiche, da ampliare e modificare in risposta alle opportunità di mercato e alla crescita della tua attività.
Stipendio medio italia 2024: trend e statistiche, fringe benefit 2024: cosa sono, come funzionano e come richiederli, digital marketing: cos’è e cosa fa uno specialista del settore, lavoro da casa: 18 idee per il 2024, dropshipping: cos’è e come funziona, 20 idee di prodotti da vendere online nel 2024.
Krista Fabregas è una professionista esperta nell'ambito dell'ecommerce e della redazione di contenuti online. Vanta oltre vent'anni di esperienza pratica, che mette al servizio di chi desidera lanciare e far crescere società di successo nel settore tecnologico. Tra le sue competenze rientrano l'avvio e lo sviluppo di attività di ecommerce, operazioni e logistica per le PMI, piattaforme per la creazione di siti web, sistemi di pagamento, marketing multicanale e redditi da attività collaterali e programmi di affiliazione. Krista ha conseguito la laurea in Lettere presso la University of Texas di Austin e ha ricoperto posizioni apicali presso la NASA, un'azienda Fortune 100 e diverse startup digitali.
Devi fare il business plan per un hotel o un B&B? Ottienilo pronto, completo in ogni sua parte e pensato appositamente con lo scopo di ottenere finanziamenti, prestiti, partecipare a bandi, convincere potenziali soci investitori.
Abbiamo realizzato un business plan appositamente pensato per un albergo. Acquistandolo, incluso nel prezzo, per sempre e senza alcun costo in abbonamento, otterrai anche il nostro software di business plan (e 30 giorni di assistenza gratis). Non troverai sul mercato altre offerte così vantaggiose!
Realizzare un buon business plan della vostra struttura ricettiva ti consentirà di ridurre al minimo i rischi di impresa. Ti permetterà inoltre di calcolare in anticipo la redditività e il fabbisogno finanziario dell’albergo e di generare un documento da presentare a investitori, soci, o enti locali per presentare domanda di agevolazioni a fondo perduto e alle banche per la richiesta di finanziamenti e mutui .
Il nostro consiglio è quello di intraprendere i lavori servendosi di un esempio di business plan per un un bed & breakfast o un modello di business plan per un hotel già realizzati. Ciò per prendere spunti e sfruttare idee e informazioni procedendo sulla falsa riga di modelli studiati appositamente per alberghi, hotel o B&B, come quello che vi proponiamo di seguito.
Per approfondire vedere anche: modello di business plan .
Per iniziare è necessario creare una descrizione impattante e sintetica per raccontare in poche parole, ma in maniera convincente, qual è l’ idea commerciale che avete in mente . Bisognerà evidenziare gli elementi principali ed i punti di forza dell’hotel: dove avete intenzione di realizzarlo, perché avete scelto proprio quella posizione e quale sarà il mercato al quale vi rivolgerete, se avete intenzione di costruirlo, comprarlo o affittarlo.
E ancora, quale sarà il livello e l’immagine. Una volta completato il lavoro avrete in mano un utilissimo business plan dell’Hotel in PDF che potrete facilmente mandare via e-mail alle banche e ai potenziali investitori. Ma andiamo per punti!
Iniziamo a vedere i principali capitoli che non devono mancare nel vostro business plan per un hotel davvero a 5 stelle!
Dovrete comunicare innanzitutto se il vostro albergo si trova in una località turistica di mare o montagna, oppure in una città d’arte, o ancora in una località ad alta intensità di business. In funzione del tipo di clientela che frequenterà la località scelta per l’apertura dell’hotel bisognerà decidere se aprire un hotel a 4 stelle, un B&B, un residence, o un’altra tipologia di struttura ricettiva e l’immagine da trasmettere alla clientela.
L’ analisi della concorrenza è fondamentale prima di prendere qualsiasi decisione e sarà fondamentale conoscere le tariffe praticate dai nostri concorrenti, analizzare le tipologie maggiormente richieste e di maggior successo, i canali di vendita utilizzati, i periodi dell’anno nei quali lavorano e quelli nei quali sono invece vuoti.
Può sembrare un aspetto secondario ma, in realtà, la scelta dei fornitori per la gestione di un albergo è fondamentale. La prima cosa che ci può venire in mente sono le forniture di alimentari per la colazione e, se previsti, per il bar e il ristorante e quindi cibi freschi ogni giorno e una grande quantità di bibite e bevande.
Non dimentichiamo poi le forniture di prodotti per il bagno e di lenzuola, coperte e teli. Per quanto riguarda i servizi , invece, abbiamo i manutentori degli impianti e i servizi di lavanderia. Al momento di realizzare il business plan, per non dimenticare alcuna voce di costo, consigliamo di scaricare da internet o dal sito della camera di commercio, un bilancio di un hotel in pdf in modo da vedere nel dettaglio quali sono tutte le principali spese sostenute da attività simili alla nostra.
Gli investimenti sono normalmente molto elevati e sono direttamente influenzati dal fatto che si sia scelto di costruire un nuovo albergo, prenderlo in gestione, affittare solamente l’immobile oppure aprire un hotel in franchising . Ad ogni modo gli investimenti tipici sono quelli che riguardano la messa a norma degli impianti di illuminazione e condizionamento dell’aria, dell’impianto idrico e di riscaldamento, dell’arredo delle singole camere e della reception.
Poi, a seconda dei servizi forniti potremo avere gli investimenti per la realizzazione della cucina e dell’arredo di una o più sale da pranzo, oltre ad eventuali sale riunioni e centri congressi per gli hotel di maggiori dimensioni.
Che dobbiate fare il business plan di un affittacamere, B&B o quello di un hotel a 5 stelle è fondamentale saper riconoscere i costi variabili da quelli fissi per poter poi calcolare in maniera abbastanza precisa i costi complessivi ed il fabbisogno finanziario della vostra struttura ricettiva. Il consiglio è quello di iniziare a raccogliere tutti i dati relativi al business plan in Excel organizzandoli in tabelle in modo che siano sempre facilmente fruibili.
A seconda di come è organizzata la gestione dell’hotel, i costi potranno essere fissi o variabili. Se ad esempio assumiamo il personale addetto alla pulizia delle camere allora tale costo lo considereremo fisso, se invece ci avvaliamo di un’impresa esterna che ci fattura in funzione delle camere pulite, allora tale costo lo considereremo variabile.
Lo stesso discorso vale per il lavaggio di asciugamani e lenzuola: se abbiamo una lavanderia interna i costi li considereremo fissi, se invece ci avvaliamo di una lavanderia esterna allora saranno variabili. Così anche per le spese di corrente elettrica se abbiamo o meno un contatore per ogni camera. I prodotti di consumo come saponette, creme e bagnoschiuma li considereremo invece sempre costi variabili.
I costi amministrativi, i servizi di assicurazione, gli ammortamenti, il canone di locazione, le utenze e le manutenzioni sono invece i tipici costi fissi di gestione. Per calcolare i costi variabili dovremo moltiplicarli per il numero di pernottamenti venduti, mentre i costi fissi rimarranno gli stessi indipendentemente dall’andamento delle vendite.
È fondamentale la redazione di un approfondito piano di marketing dell’hotel che dovrà riguardare le scelte sul servizio di pernottamento da offrire, i prezzi di vendita di ogni singola sistemazione, su come promuovere e pubblicizzare l’hotel e le singole offerte e attraverso quali canali effettuare la vendita.
Non sottovalutare, tra i canali di marketing per strutture ricettive, le enormi potenzialità offerte oggi dal web e dai social network .
Una volta che abbiamo chiari tutti gli elementi relativi al mercato di riferimento, piano di marketing, tipologia di struttura alberghiera, costi fissi e variabili, prezzi, concorrenza e i volumi di pernottamenti che ci aspettiamo di vendere, potremo (con l’aiuto di un buon software per il business plan ) calcolare il fabbisogno finanziario in ogni fase dell’attività.
Verificando, grazie a esso, se le risorse a nostra disposizione sono sufficienti, se abbiamo bisogno di un finanziamento e di raccogliere ulteriore capitale da soci e investitori.
Un buon software consente innanzitutto a chiunque di realizzare da solo il business plan dell’albergo, che non consiste solamente in un documento nel quale vengono riportate tutte le informazioni sul progetto, l’organizzazione, il mercato, la concorrenza ecc. ma anche in un budget economico e finanziario a tre o a cinque anni, che è praticamente impossibile fare senza un buon software.
Utilizzare un buon software ti consente anche di fare rapide simulazioni e vedere, ad esempio, come cambia la redditività ed il fabbisogno finanziario, mensile o annuale, al variare di un prezzo o del numero dei pernottamenti. Ad esempio possiamo valutare come cambiano i risultati gestendo internamente la lavanderia o appaltandola all’esterno e così anche per le pulizie.
Per approfondire il funzionamento del software business plan: vedi il video tutorial .
Redigere un business plan in modo completo e professionale è un’attività che richiede tempo e competenza . Spesso chi decide di avvivare un’attività ricettiva, per la fretta, sottovaluta l’importanza di dotarsi di un buon business plan. Si tratta invece del primo passo essenziale.
Noi abbiamo selezionato un business plan Hotel pronto in Excel e Word , che contiene già tutti i dati inseriti nel budget economico e finanziario e anche la parte descrittiva è già interamente completata in modo che sia sufficiente apportare poche modifiche per avere in pochissimo tempo un business plan su misura per la propria attività ricettiva.
Tra le varie funzioni segnaliamo la possibilità di avere, con un solo click, il business plan per l’hotel in pdf da inviare via mail in pochi secondi a tutti i destinatari e gli scenari alternativi per la what-if analysis.
Ecco invece il modello già fatto di business plan pronto, rivolto ai progetti di B&B . Un bed and breakfast, seppur in generale è una struttura più semplice e snella rispetto ai tradizionali hotel, deve possedere alcune caratteristiche specifiche.
Senza contare il fatto che la normativa italiana varia a livello locale. Nello sviluppo del business plan pronto abbiamo tenuto conto di tutto ciò. Inoltre ci siamo serviti dei feedback di chi gestisce concretamente immobili adibiti a B&B, per perfezionare il documento.
Il business plan pronto per B&B, come d’altronde tutti gli altri presenti sul nostro sito, comprende con l’acquisto anche un mese di assistenza gratis.
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